Associazione Culturale Aristocrazia Europea

lunedì 18 febbraio 2013

L'Ordine Mauriziano nelle Valli di Pinerolo.

Nelle valli di Pinerolo e la storia valdese dal cinquecento all’ottocento La storica Dott.ssa Marta Fusi, ha dato alle stampe questo interessante volume, dedicato al rapporto, contrassegnato da alterne vicende tra l’Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, istituito nel 1572 dal Duca Emanuele Filiberto, Testa di Ferro e la comunità valdese. Il volume di grande formato descrive in modo approfondito e scorrevole le vicende dell’Ordine Mauriziano e della Storia Valdese sia sotto l’aspetto storico che sotto quello politico, religioso e sociale, ed illustrato da numerose e fotografie e riproduzioni di quadri a colori ed bianco e nero. Rivolgiamo un particolare plauso alla dotta Autrice per quest’opera veramente fondamentale per la conoscenza di vicende e vicende poco noti della storia del Piemonte.




L'Ordine di Malta ai vertici dello IOR.


LA SELEZIONE DELLA societa' DI CONSULENZA Spencer&Stuart Ior, il nuovo presidente è Von Freyberg. Ordine di Malta ai vertici dello IOR - La nomina approvata personalmente dal Papa. Ernest Von Freyberg. È ormai ufficiale, il nuovo presidente dello Ior è il tedesco Ernest Von Freyberg. Dopo che era circolata la notizia che alla carica ricoperta in precedenza di Ettore Gotti Tedeschi sarebbe andato il banchiere belga Bernard De Corte - è arrivata la conferma. «Il Papa ha espresso il suo pieno consenso alla decisione della Commissione cardinalizia», ha affermato il portavoce della Santa Sede. In lizza, oltre a De Corte (uno dei favoriti) e Von Freyberg, c'erano anche l'avvocato torinese Antonio Maria Marocco, già membro del board. Ma ad avere la meglio è stato Ernest Von Freyberg di 55 anni e membro del Sovrano Militare Ordine dei Cavalieri di Malta, di cui è tesoriere per il ramo tedesco. A Bernard De Corte non va nessun incarico. GLI ALTRI QUATTRO MEMBRI - La Santa Sede ha inoltre comunicato che «Gli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza mantengono il loro incarico. Tale decisione - prosegue la nota - è il risultato di profonda valutazione e di diverse interviste che la Commissione Cardinalizia ha compiuto, sempre con il supporto del Consiglio di Sovrintendenza». Ora è possibile un avvicendamento dei cardinali che fanno parte della commissione di vigilanza sullo Ior, ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, spiegando che la decisione di nominare il nuovo presidente è stata presa dalla «vecchia» commissione. «Questo potrà essere oggetto di una comunicazione distinta nei prossimi giorni», ha aggiunto Padre Lombardi. I CAVALIERI DI MALTA E COLOMBO - Von Freyberg è cofondatore e managing director della Dc Advisory Partners, dopo essere stato analista alla Three Cities Research (Bemberg Group) fra Londra e New York. Von Freyberg inoltre è attivo nelle organizzazioni dei pellegrinaggi dei malati a Lourdes. Allo Ior Von Freyberg va a sostituire il vicepresidente vicario Hermann Schmitz (banchiere tedesco di provenienza Deutsche Bank) e ritroverà Carl Anderson: il businessman americano esponente dei Cavalieri di Colombo, ordine non certo in buoni rapporti con quello i Cavalieri di Malta. Redazione Online - Corriere della Sera Economia -
http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_15/nuovo-presidente-ior-von-freyberg_2c25e3a8-773f-11e2-a4c3-479aedd6327d.shtml
CAMBIO AL VERTICE: Ior, è Ernst von Freyberg il nuovo presidente. Nomitato l'avvocato d'affari tedesco. Appartiene all'Ordine dei cavalieri di Malta. Presto altre nomine. Il banchiere tedesco Ernest von Freyberg è il nuovo presidente dello Ior. L'indiscrezione che vedeva in pole il belga Bernard de Corte ha perso vigore la mattina del 15 febbraio, quando alcuni media hanno dato per certa la nomina dell'avvocato di 55 anni appartenente ai Cavalieri dell'ordine di Malta. L'ufficilità è arrivata da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, che ha parlato di «scelta trasparente», presa «senza contrasti» da parte dei cardinali della commissione di vigilanza. PRESTO ALTRE NOMINE. «Gli altri quattro membri del Consiglio di sovrintendenza mantengono il loro incarico e l'attuale presidente ad interim, il tedesco Smith, ritorna a esserene semplice membro», ha spiegato in una nota il Vaticano. «Tale decisione è il risultato di profonda valutazione. Si è trattato di un percorso di alcuni mesi, meticoloso e articolato, che ha permesso di valutare numerosi profili di alto livello professionale e morale». La Santa sede ha fatto sapere anche che il papa «ha seguito da vicino l'intero processo di selezione e di scelta del nuovo presidente» e ha espresso il suo «pieno consenso alla decisione» anche se non «c'era una conoscenza personale» tra Benedetto XVI e Von Freyberg. IN TOTALE 40 CANDIDATI. Padre Lombardi ha spiegato: «È stata utilizzata l'agenzia Spencer & Stuart che ha presentato 40 candidati, una selezione ne ha ridotto il numero prima a sei e poi a una terna. Questi hanno avuto colloqui con la commissione cardinalizia e la mattina del 14 febbraio è stata presentata al board la scelta e poi nel pomeriggio è stata illustrata al pontefice che ha dato il suo consenso». Ora è possibile un avvicendamento dei cardinali che fanno parte della Vigilanza dello Ior. Il direttore della sala stampa vaticana ha sottolineato infatti che la decisione di nominare il nuovo presidente è stata presa dal «vecchia» commissione. «Questo potrà essere oggetto di una comunicazione distinta nei prossimi giorni», ha aggiunto. Il nuovo presidente, fervente cattolico Il barone Von Freyberg, è nato in Germania nel 1958. Sposato, ha studiato legge tra il 1978 e il 1985 a Bonn. È membro attivo del Sovrano militare ordine ospedaliero di san Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta ed è co-presidente dell'associazione per il pellegrinaggio a Lourdes dell'Arcidiocesi di Berlino. È inoltre fondatore e membro del 'Freyberg Stifung' dalla nascita, nel 2009. Si tratta di una Fondazione che supporta le organizzazioni cattoliche in Francia, Germania e Austria e si occupa delle borse di studio degli studenti meritevoli. L'ultima udienza concessa da Papa Benedetto XVI prima della clamorosa rinuncia è stata proprio ai potenti cavalieri maltesi: sabato 9 febbraio in San Pietro, nel nono centenario del privilegio accordato da Papa Pasquale II all'ordine ospedaliero a Gerusalemme. PRESIEDE UN CANTIERE NAVALE. Von Freyberg è anche presidente di un cantiere navale, il Blhom-Vhoss Group di Amburgo. «Non so se fanno navi da guerra o navi in generale. È presidente di un cantiere che costruisce navi in tutto il mondo, poi quello che si mette sulle navi non dipende da chi le fa», ha detto padre Lombardi invitando a «non affrettare valutazioni negative per l’esperienza lavorativa nella cantieristica». «NO COMPLOTTI IN VATICANO». Infine padre Lombardi ha parlato della situazione in Vaticano, escludendo che ci siano battaglie o complotti interni. «In ogni realtà c'è una dinamica che può portare a differenze di opinioni che se ben condotte possono portare a passi in avanti. La diversità di opinioni fa parte della vita. Questo non vuol dire che ci siano battaglie o complotti». Il procedimento Moneyval, invece, «è indipendente dalla nomina dello Ior, continua e c'é tutta una operatività per seguire l'ulteriore adeguamento delle istituzioni, normative e prassi richieste». Venerdì, 15 Febbraio 2013 - Lettera 43
IL PROFILO. Ernst von Freyberg, barone dello Ior. Dopo un papa, un banchiere tedesco. Chi è il nuovo presidente della Banca vaticana. Gotti Tedeschi: «Falsità sul mio ruolo in Mps e Finmeccanica». di Barbara Ciolli - Dopo un papa, anche un blasonato banchiere tedesco. Dentro le segrete mura della Santa Sede, l'analista e avvocato Ernst von Freyberg, laureato in Legge all'Univeristà di Monaco e Bonn, è pronto per l'investitura alla presidenza dell'Istituto per le opere di religione (Ior). Il nuovo banchiere di Dio, scelto «meticolosamente e fuori dalla conoscenze personali dell'ex pontefice» tra una rosa di 40 candidati, come hanno informato dallo Stato pontificio, avrà il compito gravoso di ripulire la banca vaticana dagli scandali finanziari, affiancato dallo svizzero cacciatore di fondi neri René Brülhart. Non sarà facile. Nel maggio scorso il predecessore Ettore Gotti Tedeschi si dimise, cacciato, si scrisse allora, dalle alte sfere proprio perché voleva introdurre regole più severe contro il riciclaggio. Ufficialmente fu sfiduciato dal Consiglio di Sovrintendenza dell'istituto «per non avere svolto funzioni di primaria importanza per il suo ufficio». Ma il banchiere dell'Opus dei confessò di temere per la sua vita. LA POLTRONA DI GOTTI TEDESCHI. Si dice anche che, per gli alti prelati, sia stata una via crucis trovare candidati ambiziosi, di alto profilo e disponibili a sedere sulla spinosa sedia dello Ior. Alla fine, la fumata bianca è arrivata all'indomani delle clamorose dimissioni di papa Benedetto XVI dal soglio pontificio. Il nuovo superbanchiere, di origini sveve, oltre ad avere una carriera finanziaria internazionale alle spalle, milita nel Sovrano ordine militare dei cavalieri di Malta ed è un cattolico di provata fede, frequentatore dell'arcidiocesi di Berlino nonché fervente organizzatore dei pellegrinaggi cristiani a Lourdes. Tra le critiche subito rilevate sul suo curriculum, c'è l'essere diventato, nel 2012, presidente onorario dei cantieri Blohm Voss di Amburgo, costruttori di navi da guerra e civili controllati da ThyssenKrupp. Dopo che la società d'investimento Star Capital, di cui Freyberg era consulente, ne aveva acquisito il ramo civile. Dal castello in Baden Württemberg, il barone della finanza trasloca a Roma. Nato nel 1958, in Germania il barone von Freyberg è noto soprattutto per le battute di caccia nella tenuta del suo castello di Allmendingen, in Baden Württemberg. E per aver fondato nel 1991, e poi diretto, la Daiwa corporate advisory partners (ex Close Brothers ed ex Freyberg Hambros), società paneuropea con 17 sedi e oltre 300 collaboratori, che offre supporto in operazioni di fusioni, acquisizioni, finanziamento del debito e ristrutturazioni di aziende. Dal suo quartier generale di Francoforte, il barone della finanza ha poi allargato il raggio d'azione alla piazza asiatica, inglobando nel suo pacchetto europeo la banca d'investimento giapponese Daiwa Securities, istituto acquisito nel 2009 che ha dato poi il nome a tutto il gruppo. L'intenzione del banchiere tedesco era cavalcare «l'onda asiatica» che, con miliardi di abitanti e un'economia ruggente, «cresce 10 volte più dell'Occidente». Tuttavia, dopo essere stato contattato della società di executive search Spencer & Stuart per la poltrona vacante allo Ior, ha evidentemente cambiato i suoi obiettivi. DAL PRIVATE EQUITY ALLO IOR. Il nuovo presidente, impegnato in passato a smembrare e riassemblare decine di società straniere, dovrà risanare una banca dai mille lati oscuri, con i bilanci noti a un cerchia ristrettissima di cardinali, e minata alle fondamenta dai maggiori scandali finanziari dell'ultimo mezzo secolo: dalla vicenda del Banco Ambrosiano al più recente caso Anemone sulla corruzione nelle grandi opere. Fino alle ultime inchieste sul riciclaggio internazionale. Più difficile sarà capire se von Freyberg avrà davvero la voglia di andare verso il cambiamento, ponendosi come l'anti Marcinkus (l'ex presidente pesantemente coinvolto nello scadalo del crac Ambrosiano) dello Ior. Il suo impegno ai vertici tedeschi dell'Ordine medievale dei cavalieri di Malta lo ascrive come orgogliosamente addentro a un sistema di potere ultra-conservatore ed elitario. Quale è, del resto, quello delle radici secolari e cristiane del suo casato. L'ORDINE MILITARE DI MALTA. L'Opus dei di Gotti Tedeschi non era, d'altra parte, una struttura meno tentacolare e potente dell'Ordine militare che vanta lo status di osservatore permanente alle Nazioni Unite. Smessi gli abiti dei crociati, oggi i cavalieri svolgono opere assistenziali nel mondo, incluso il supporto medico nelle missioni di peace keeping. Nominato a novembre direttore dell'Autorità per l’informazione finanziaria (Aif) della Santa Sede, il 'James Bond' dell'antiriciclaggio Brülhart pareva intenzionato a smuovere le acque. Resta da vedere se il 'maltese' von Freyberg sarà in grado di essere il crociato dello Ior. Venerdì, 15 Febbraio 2013 - Lettera 43

martedì 12 febbraio 2013

L'Ordine di Malta con il Papa.

Roma, 09/02/2013 - L’incontro questa mattina in San Pietro con Papa Benedetto XVI, al termine della Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, è stato il momento culminante della settimana di celebrazioni per il nono centenario della Bolla di Papa Pasquale II Pie Postulatio Voluntatis (15 febbraio 1113), che ha riconosciuto ufficialmente il Sovrano Ordine di Malta. All’evento hanno partecipato oltre 4.000 membri e volontari dell’Ordine provenienti da ogni parte del mondo, guidati dal Gran Maestro Fra’ Matthew Festing. Presenti il ministro degli Esteri del governo italiano Giulio Terzi di Sant’Agata, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, i rappresentanti dei capi di Stato del Principato di Monaco, del Marocco e della Giordania. Presente anche il Commissario Europeo per il Mercato Interno e i Servizi Michel Barnier, oltre a numerose autorità civili, circa 170 tra ambasciatori e rappresentanti diplomatici e una delegazione dell’Ordine di San Giovanni. “Questa importante ricorrenza – ha sottolineato il Santo Padre – riveste uno speciale significato nel contesto dell’Anno della Fede, durante il quale la Chiesa è chiamata a rinnovare la gioia e l’impegno di credere in Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. Al riguardo, anche voi siete chiamati ad accogliere questo tempo di grazia per approfondire la conoscenza del Signore e per far risplendere la verità e la bellezza della fede, con la testimonianza della vostra vita e del vostro servizio, nell’oggi del nostro tempo”. “Per fede, nel corso dei secoli – ha continuato il Papa – i membri del vostro Ordine si sono prodigati, prima nell’assistenza degli infermi in Gerusalemme e poi nel soccorso dei pellegrini in Terrasanta esposti a gravi pericoli, scrivendo luminose pagine di carità cristiana e di tutela della cristianità. Nel XIX secolo l’Ordine si aprì a nuovi e più ampi spazi di attività in campo assistenziale e a servizio de gli ammalati e dei poveri, ma senza mai rinunciare agli ideali originari, specialmente quello dell’intensa vita spirituale dei singoli membri … Non dovete dimenticare mai le vostre radici, quando il beato Gerardo e i suoi compagni si consacrarono con i voti al servizio dei poveri, e il privilegio Pie postulatio voluntatis sancì la loro vocazione”. “Il vostro Ordine – ha ricordato Benedetto XVI – rispetto ad altre realtà impegnate in ambito internazionale nell’assistenza ai malati, nella solidarietà e nella promozione umana, si distingue per l’ispirazione cristiana che costantemente deve orientare l’impegno sociale dei suoi membri … La vostra preziosa e benefica opera, articolata in vari ambiti e svolta in diverse parti del mondo, concentrata in particolare nel servizio al malato con strutture ospedaliere e sanitarie, non è semplice filantropia, ma espressione efficace e testimonianza viva dell’amore evangelico”. “Cari amici – ha sottolineato il Pontefice – continuate ad operare nella società e nel mondo lungo le strade maestre indicate dal Vangelo: la fede e la carità, per ravvivare la speranza … Tali ideali sono bene espressi nel vostro motto: «Tuitio fidei et Obsequium pauperum». Queste parole ben sintetizzano il carisma del vostro Ordine che, come soggetto di diritto internazionale, non ambisce ad esercitare poteri ed influenze di carattere mondano, ma desidera svolgere in piena libertà la propria missione per il bene integrale dell’uomo, spirito e corpo, guardando sia ai singoli che alla comunità, soprattutto a coloro che più hanno bisogno di speranza e di amore”. Successivamente, rivolgendosi ai membri dell’Ordine, Fra’ Matthew Festing ha rimarcato la missione passata, presente e futura del Sovrano Ordine di Malta: “Abbiamo ricoperto un ruolo importante in innumerevoli eventi storici, spesso drammatici. L’Ordine di Malta è spesso stato costretto ad abbandonare ciò che aveva costruito e ricominciare da capo. Ha affrontato vicissitudini che hanno minacciato la sua stessa esistenza. Ma a distanza di quasi un millennio siamo ancora qui. La missione è sempre la stessa: continuare a sostenere la lotta contro la povertà, la malattia e la sofferenza in ogni continente. È una missione necessaria oggi quanto novecento anni fa per alleviare le fragilità fisiche e spirituali, per promuovere pace e giustizia e per aiutare il nostro prossimo nel bisogno”. Qui di seguito il discorso integrale pronunciato da Benedetto XVI:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130209_ordine-malta_it.html

W il Papa !



Noi stiamo con il Pontefice Regnante, Sua Santità Benedetto XVI, Papa della Dottrina e della Cultura. Preghiamo per Lui e per il Suo successore, affinchè, governi la Chiesa nel solco della Tradizione.

venerdì 8 febbraio 2013

900 anni di Ordine di Malta

Presentate alla stampa le celebrazioni per i 900 anni della bolla di Pasquale II. Roma, 05/02/2013 Attesi oltre 4,000 membri e volontari. Sabato l’incontro con il Papa. Al via domani a Roma la settimana di celebrazioni del Sovrano Ordine di Malta per il novecentesimo anniversario della bolla di Papa Pasquale II Pie Postulatio Voluntatis del 15 febbraio 1113, che poneva l’Ordine sotto la protezione della Santa Sede, formalizzandone l’identità spirituale e istituzionale. Con la bolla il Pontefice riconosce all’Ordine il diritto assoluto di assicurare la continuazione dell’opera, eleggendo, a tempo debito, un successore del suo fondatore Beato Gerardo. Il programma delle celebrazioni è stato presentato stamani dai vertici dell’Ordine in una conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera di Roma. Si tratta infatti di un anniversario speciale che merita di essere festeggiato: per l’occasione sono attesi a Roma oltre 4.000 membri e volontari dell’Ordine provenienti da ogni parte del mondo. Il 9 febbraio incontreranno Papa Benedetto XVI al termine della messa celebrata dal Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, nella Basilica di San Pietro. “Oggi, oltre a celebrare la nostra storia, guardiamo al presente e al futuro” ha detto Jean-Pierre Mazery, Capo dell’Esecutivo e Ministro Affari Esteri del Sovrano Ordine di Malta, intervenendo alla conferenza stampa. “I nostri progetti umanitari e di assistenza medico-sociale vanno incontro ogni giorno alle necessità di uomini e donne coinvolti in guerre, calamità, epidemie e aiutano coloro che sono provati dal sottosviluppo e dalla povertà anche in Occidente, a seguito dell’ultima crisi finanziaria.” Il Capo dell’esecutivo ha inoltre sottolineato come la natura indipendente e apolitica dell’Ordine le permetta di svolgere un ruolo chiave come mediatore nei conflitti armati e civili. “Non dipendiamo da nessuno, non abbiamo territori da difendere, non prendiamo una posizione nei conflitti. Agiamo per aiutare tutte le persone, senza distinzione di nazionalità, razza o religione”, ha detto ancora Mazery. “Penso ai 10 centri medici che gestiamo in Libano in collaborazione con altre confessioni religiose o ancora all’Ospedale della Maternità di Betlemme”. “La Siria, il Congo e i nuovi poveri sono attualmente tra le nostre priorità”, ha spiegato poi Albrecht Boeselager, ministro della Salute e della Cooperazione internazionale dell’Ordine. ”In Siria la nostra preoccupazione è quella di assicurare assistenza ai profughi, distribuiti in Turchia e in Libano, e di aiutarli a superare l’inverno”. Altro scenario di emergenza umanitaria è poi rappresentata dalla Repubblica Democratica del Congo dove “la violenza sessuale è diventata uno strumento di guerra, mai visto prima a questo livello in altre parti del mondo”. Nel Paese africano, l’Ordine di Malta assicura assistenza medica, psicologica e sociale alle numerose vittime di aggressioni sessuali, aiutandole a reinserirsi nella società. Altra priorità per l’Ordine sono i “Nuovi Poveri”. Solo in Europa, a causa della crisi, il numero dei disoccupati ha superato la soglia dei 26 milioni. ‘‘La disoccupazione sale, i fondi al welfare sono diminuiti e i senzatetto sono in aumento. In Europa dell’est la situazione è ancora peggiore in quanto le pensioni sono inferiori” ha sottolineato Boeselager. In Italia, infine, l’Ordine di Malta è da sempre attivo anche in servizi di emergenza e Protezione civile, attraverso il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) formato da oltre 3.500 volontari, diretti da Mauro Casinghini, il quale ha ricordato gli interventi più significativi degli ultimi anni: l’emergenza degli sbarchi di immigrati a Lampedusa e i terremoti dell’Aquila ed Emilia Romagna. “Abbiamo gestito un campo di accoglienza per oltre cinque mesi in un contesto multiculturale, nel pieno del rispetto della tradizione di accoglienza dell’Ordine” ha detto in fine Casinghini riferendosi all’emergenza terremoto in Emilia Romagna.
http://www.orderofmalta.int/notizie/64987/presentata-alla-stampa-le-celebrazioni-per-i-900-anni-della-bolla-di-pasquale-ii/
Ordine di Malta: nove secoli al servizio degli ultimi grazie al Papa. Inzia oggi a Roma la settimana di celebrazioni del Sovrano Ordine di Malta per il novecentesimo anniversario della bolla di Papa Pasquale II Pie Postulatio Voluntatis del 15 febbraio 1113, che poneva l’Ordine sotto la protezione della Santa Sede, formalizzandone l’identità spirituale e istituzionale. Saranno più di 4.000 i membri e volontari dell’Ordine provenienti da ogni parte del mondo: il 9 febbraio incontreranno Papa Benedetto XVI, al termine della messa celebrata dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone nella Basilica di San Pietro. “Siamo ben consapevoli – spiega Jean-Pierre Mazery, Capo dell’Esecutivo e Ministro Affari Esteri del Sovrano Ordine di Malta – della nostra missione e delle nostre responsabilità nella Chiesa e nel mondo, secondo i principi ispiratori dell’Ordine di testimonianza della fede e di servizio ai poveri e ai sofferenti, senza distinzione di religione, razza e provenienza. Nel corso di oltre nove secoli di storia abbiamo giocato un ruolo importante in innumerevoli eventi, spesso drammatici. Ma oggi, oltre a celebrare la nostra storia, guardiamo al presente e al futuro. I nostri progetti umanitari e di assistenza medico-sociale vanno incontro ogni giorno alle necessità di uomini e donne coinvolti in guerre, calamità, epidemie e aiutano coloro che sono provati dal sottosviluppo e dalla povertà, anche in Occidente, a seguito dell’ultima crisi finanziaria. Dovunque operiamo siamo costruttori di pace. Penso ai 10 centri medici che gestiamo in Libano in collaborazione con altre confessioni religiose o ancora all’Ospedale della Maternità di Betlemme, dove dal 1990 sono nati più di 57.000 bambini”. Sul piano operativo l’Ordine di Malta è oggi nel 21° secolo una rete globale, complessa ed articolata di intervento e di assistenza medica, sociale ed umanitaria, costituita da 13.500 membri, 80.000 volontari e oltre 25.000 medici, infermieri e ausiliari paramedici. L’Ordine di Malta sostiene o gestisce direttamente 20 ospedali, migliaia di centri medici, 33 corpi di volontari, 110 case di riposo per anziani. I programmi sono oggi sviluppati in 120 Paesi del mondo e condotti in autonomia, oppure nel quadro di accordi con governi ed agenzie internazionali. Attualmente l’Ordine ha rapporti diplomatici bilaterali con 104 Stati. “È grazie alla Bolla Papale Pie Postulatio Voluntatis, un Privilegio Solenne concesso da Papa Pasquale II, conservato negli archivi nazionali di Malta – continua Mazery – che il Sovrano Ordine di Malta è da 900 anni un ordine religioso laicale. Questo documento ha posto gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme sotto la protezione della Chiesa, garantendogli il diritto di eleggere liberamente i suoi vertici. La Bolla attesta inoltre l’identità del nostro fondatore, il Beato Gerardo, e l’originalità della sua opera, portata avanti insieme a un gruppo di frati professi, che si vedono riconosciuto il diritto di assicurare liberamente la continuazione dell’opera, eleggendo un successore del frate Gerardo. In questo modo già allora ha trovato prima espressione il principio dell’indipendenza dell’Ordine in relazione a qualunque autorità laica o religiosa. L’opera stessa viene definita molto chiaramente dalla Bolla: si tratta dell’hospitalitas offerta ai pellegrini e ai poveri. Il documento testimonia infine che il campo d’azione della nuova confraternità non si limita all’Ospedale di Gerusalemme: esistono già o saranno create opere simili in tutta la cristianità, a sostegno e a diffusione dell’opera originaria”. L’attività di soccorso d’urgenza in caso di catastrofi naturali e di conflitti armati, caratterizzata dall’assistenza medica alle vittime e ai profughi e dalla distribuzione di medicine, acqua e generi di prima necessità, rappresenta un aspetto importante dell’azione umanitaria dell’Ordine di Malta. Il Malteser International – la speciale agenzia per gli aiuti umanitari dell’Ordine di Malta – è attualmente impegnata nella realizzazione di 200 programmi e interventi umanitari in oltre 20 Paesi in Africa, Asia, Americhe. “Grazie alla nostra posizione neutrale, imparziale e apolitica – sottolinea Albrecht Boeselager, Ministro della Salute e Cooperazione Internazionale dell’Ordine – l’Ordine di Malta riesce ad intervenire anche in aree di crisi, dove praticamente nessun altro ha accesso, diventando partner credibile per tutte le parti in conflitto. Elemento questo di fondamentale importanza per alleviare le conseguenze dei conflitti armati sulle popolazioni locali inermi. In passato il 90% di vittime delle guerre erano soldati, oggi il 90% delle vittime sono civili”. Fra i diversi teatri di emergenze umanitarie, nella Repubblica Democratica del Congo l’Ordine di Malta assicura assistenza medica, psicologica e sociale alle numerose vittime di aggressioni sessuali e garantisce l’accesso all’acqua potabile e ai centri sanitari. In Siria, a seguito della recente escalation di violenze, che ha creato quasi 4 milioni di rifugiati, il Malteser International lavora in collaborazione con le ONG locali, distribuendo aiuti di emergenza a migliaia di rifugiati, anche ai confini con la Turchia e il Libano. Inoltre il centro medico di Khaldieh in Libano continua a fornire alle famiglie siriane cure mediche gratuite. “Per venire incontro ai bisogni emergenti delle persone dimenticate – conclude Boeselager – l’Ordine di Malta ha lanciato recentemente The Global Fund for Forgotten People. Si tratta di un’iniziativa per la raccolta di fondi a beneficio delle persone senza risorse, senza reti di assistenza e senza diritti, non solo nei paesi sottosviluppati, ma anche in quelli sviluppati. Grazie a queste risorse l’Ordine svilupperà progetti in luoghi dove i bisogni sono spesso drammatici. È sconvolgente rendersi conto come ci siano ancora così tante persone che il mondo ha dimenticato, spesso vicino a noi”. In Italia l’Ordine di Malta è da sempre attivo anche in servizi di emergenza e di protezione civile, attraverso il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) formato da oltre 3500 volontari, diretti da Mauro Casinghini. Tra gli ultimi interventi del CISOM, quelli a seguito dei terremoti in Abruzzo e in Emilia Romagna, dove ha gestito servizi di primo soccorso e tendopoli. Il personale medico dell’Ordine di Malta ha operato inoltre dal 2008 al 2012 sulle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza in soccorso dei migliaia di migranti che hanno attraversano lo stretto di Sicilia.
http://www.korazym.org/index.php/esteri/6-internazionale/3571-ordine-di-malta-nove-secoli-al-servizio-degli-ultimi-grazie-al-papa.html
Cavalieri di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta: conte prof. Francesco Nobili Benedetti & conte prof. Fernando Giulio Crociani Baglioni, esponenti della Nobiltà dell’antico Stato Pontificio.
“Tuitio Fidei obsequium pauperum”, difesa della Fede e servizio ai poveri: Nove Secoli di storia di Fede, Carità e Beneficenza. Città del Vaticano, 03 febbraio 2013 – Il Gran Magistero del Sovrano Militare Ordine di Malta rende noto che in occasione di questo importante anniversario nel mese di febbraio 2013 si terranno a Roma alcuni importanti eventi a cui tutti i membri ed i volontari dell’Ordine sono stati invitati a partecipare. - Sabato 9 febbraio, dalle ore 10:30, si celebrerà una Messa Solenne nella Basilica di San Pietro, celebrata dal cardinale Segretario di Stato Sua Eminenza Rev.ma Tarcisio Bertone. Il raduno di tutti i partecipanti è previsto in Piazza San Pietro a partire dalle ore 9:00. - La celebrazione eucaristica sarà seguita da una speciale Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI per tutti i membri, cappellani e volontari dell’Ordine, insieme ai loro familiari. - Dopo la Messa, dalle ore 13.00, avrà luogo un ricevimento presso l’Aula Paolo VI, all’interno della Città del Vaticano. Tutti questi momenti si svolgeranno alla presenza di S.A.E. il Principe e Gran Maestro Fra’ Matthew Festing. Al termine del ricevimento verrà consegnato a tutti i partecipanti un nastrino commemorativo dell’Anniversario. Dal pomeriggio di sabato 9 febbraio, dalle ore 15:00, e per tutta la giornata di domenica, a partire dalle ore 9:00, vi sarà la possibilità di poter visitare la Villa Magistrale all’Aventino, previa prenotazione attraverso la propria Delegazione di appartenenza. Fonte: http://www.ordinedimaltaitalia.org/ Quattromila i partecipanti da tutto il mondo. Con le teste coronate d’Europa ed il fior fiore dell’aristocrazia, da sempre punta di diamante nella difesa della Cristianità, il mondo accademico, militare e diplomatico, e quello dell’Apostolato religioso e volontariato socio-umanitario. Il Principe Gran Maestro Frà Matthew Festing attorniato dagli ambasciatori di 130 Stati accreditati ed altrettanti del Sovrano Ordine, e dal Patriziato romano al completo, con Orsini, Colonna, Barberini, Chigi, Pacelli, Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Torlonia, Borghese, Rospigliosi, Ruspoli, Boncompagni Ludovisi, Hercolani Fava Simonetti, d’Ippolito, Patrizi, Lante della Rovere, d’Aquino, Cordero Lanza di Montezemolo, del Gallo di Roccagiovine, Masetti Zannini, Chiavari, Cantuti Castelvetri, Sinibaldi, Crociani Baglioni, Mirti della Valle, Nobili Benedetti, Bianchi di Castelbianco etc… A cura di Simona Cecilia Farcas -
http://futuroinsieme.wordpress.com/2013/02/03/i-900-anni-dellordine-militare-di-s-giovanni-di-gerusalemme-detto-di-rodi-e-di-malta/

martedì 5 febbraio 2013

Gelasio Gaetani d'Aragona Lovatelli.

Il Conte Don
Gelasio Gaetani dell'Aquila d'Aragona Lovatelli
Nobile dei Principi di Piedimonte e dei Duchi di Laurenzana,
Nobile dei Conti di Alife, Fondi, Morcone e Traetto
Grande di Spagna e Patrizio Napoletano

Nipote dell’esploratore Raimondo Franchetti, nato a Roma il 15/04/19541954, iscritto all’Università di Lettere e Filosofia “La Sapienza” a metà corso decide di cambiare per la facoltà di Agraria a Cascine (FI). Otto anni negli Stati Uniti, due anni in Inghilterra, un anno in Asia. Produttore storico in Montalcino, membro della Giunta direttiva dell’Enoteca italiana di Siena, è stato direttore della rivista “L’ETICHETTA” fondata da Luigi Veronelli. Scrittore e giornalista è un uomo di difficile posizionamento nel panorama vinicolo italiano a causa della sua natura eclettica e insofferente a ogni forma di collocazione. Divide il suo tempo fra Londra, New York e il Far East dove presta la sua consulenza per importanti gruppi distributivi impegnati con il vino italiano e per conto di gruppi internazionali interessati in investimenti è impegnato in Sicilia in un progetto vinicolo nella zona sud orientale dell’isola. Nel 2000 ha fondato a Roma la ” The International Wine Academy of Roma “. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un polo di cantine Italiane sempre in Patagonia ( Clos de Los Quatro ) dopo avere realizzato nel 1998 nella Patagonai del Nord una cantina nella valle del Rio Negro ( noord Patagonia). Nel 1999 in Repubblica della Georgia ( ex Russia) su ispirazione del professor Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura a livello mondiale, ha realizzato una grossa cantina a Thelavi e ha ritrovato in un antico monastero un particolare vino rosso.

All’Inferno mi aspetta il girone degli invidiosi ma con l’onore delle armi. Mica tutti possono avere un nome di cui è difficile capire il cognome: Gelasio Gaetani dell’Aquila d’Aragona Lovatelli è nell’ordine cacciatore di donne, conte, ricco, elegante, un pò hippie un pò dandy, “il maschio più sexy d’Italia” ma soprattutto esperto di vino. Così almeno recita la scheda (“l’intenditore”) che cura settimanalmente su Io Donna, il femminile del Corriere della Sera. A far curriculum, poi, un matrimonio fallito con Noemi Marone Cinzano, proprietaria di Argiano (sorella del Francesco ex presidente del Consorzio del Brunello e proprietario della Tenuta Col d’Orcia) e amicizie illustri con vip come Sharon Stone, di cui cura la cantina. E al solo pensiero di Sharon “istinto di base” Stone, l’invidia sconfina nella lussuria. Ora torniamo a noi. Capita che sotto l’ombrellone oltre a Novella 2000 leggi di tutto, ma santocielo. Gente come Gelasio è già perfetta di suo, perché lasciarla impunemente scrivere assurdità? Il mondo del vino ha già tanti problemi e inventare descrittori ad catsium non è tra i primi ma a tutto c’è un limite. Occhi aperti: la composizione fruttata è grandiosa per freschezza iniziale e per complessità. Dal ventaglio di nuance, dalla banana all’agrume antico, alla vaniglia e, se chiudiamo gli occhi, a una primavera botticelliana. Signore, perdona quest’uomo. Dire banana perché c’è lo chardonnay è scontato ma già ad agrume antico ho iniziato a barcollare sotto il sole, interpellando mezza spiaggia quasi tramortito. Però leggere di una primavera botticelliana è davvero troppo. Già siamo 4 gatti a smazzarci le meningi dietro al vino di qualità, ma proprio ‘ste figure da pellegrini soloni dobbiamo fare al cospetto di chi un vino da 20,60 euro non lo comprerebbe neanche sotto tortura? A margine, trattavasi del Chiarandà 2007 di Donnafugata, ignota cantina scoperta dall’intenditore. Quest’uomo vuole aggiungere al palmares un bel carciofino d’oro (tributo della rivista Il mio vino ai descrittori più incredibili) e una cosa è certa: raccontando il vino così non andiamo da nessuna parte. E ora sentitevi liberi di trascrivere tutte le amenità che avete letto nel recente passato, poi non pensiamoci più.

Gioco di squadra per sbarcare sul mercato cinese. È l'obiettivo di "Ex Vinis" l'iniziativa di co–marketing nel vino messa a punto da Gelasio Gaetani d'Aragona produttore di Brunello di Montalcino e consulente di decine di imprese del vino italiane e straniere. Un marchio ombrello per aggredire mercati lontani Ex Vinis è quindi un marchio ombrello che mette insieme 13 aziende vitivinicole di qualità (ma l'obiettivo è arrivare a quota 25) di otto diverse regioni d'Italia. Si tratta di aziende di medie e piccole dimensioni che da sole non dispongono della massa critica necessaria, né spesso delle risorse, per aggredire mercati lontani e sconfinati come quello cinese. di Giorgio dell'Orefice - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/FJ30C


In tutti questi anni ho conosciuto il vino e gli uomini che lo fanno, ho viaggiato per terre e vigneti, ho bevuto molto, bene e meno bene. Ne ho tratto la convinzione che il vino sia il frutto del combinarsi di tre diversi elementi. Ciò che viene conosciuto come terroir, l'espressione più completa della dimensione geografica, geologica, climatica e umana di una determinata zona che lo segna rendendolo così diverso a seconda del luogo dove viene fatto. Ad esso si aggiunge ciò che mi piace chiamare "i condimenti": l'uso sapiente in cantina di tecniche che ne definiscono la personalità, lo plasmano secondo le volontà del viticoltore o dell'enologo che ne diventa, come un artista, il creatore. E poi, ultimo ma non meno importante, il fattore umano. Sono convinto che qualunque vino racchiuda in sé non solo il carattere delle persone che lo fanno, ma la loro visione, il loro credo e, anche, la loro vita di tutti i giorni. Col passar degli anni si è formato in me un codice di lettura del vino che ho nel bicchiere, fatto di conoscenza, esperienza e ricordi. Lo chiamo Codice d'Aragona ed è la mia personale mappa per trovare sempre il meglio di ciò che le vigne e le persone hanno d'offrirmi. Ne condivido con voi alcune tracce.

TRADIZIONE in AZIONE !

Provengo da una sana famiglia della piccola nobiltà alpina, orgogliosa delle proprie radici Walser (tedesco-vallesi), che mi ha trasmesso i Valori della nostra Tradizione europea e cristiana. Fin da bambino, ho frequentato ambienti patriottici e monarchici, ordini cavallereschi, associazioni combattentistiche e d’arma. Ho 40 anni, sono sposato con Veronica ed ho due figlie, sono laureato in scienze politiche e lavoro come consulente immobiliare.
Ho incominciato a fare Politica da ragazzino ed oggi, con coerenza, passione, patriottico senso del dovere e cavalleresco spirito di servizio, mi sono candidato come Indipendente, alla Camera dei Deputati, con La Destra di Francesco Storace, all’interno della coalizione di centro-destra. Oltre ai programmi ufficiali, del partito e della coalizione, ho impegnato i futuri parlamentari de La Destra su questi punti specifici:
1) Il rientro in Patria dei Re d’Italia e, in nome della unità e pacificazione nazionale, la loro degna sepoltura nel Pantheon di Roma;
2) Una modifica della costituzione che permetta, attraverso un processo democratico ed una consultazione popolare, l’eventuale ritorno della Monarchia;
3) La tutela giuridica, come patrimonio storico nazionale, della famiglie nobili italiane (cognomi, predicati, genealogie, titoli e stemmi);
4) Un concreto sostegno alla salvaguardia delle dimore storiche (palazzi e castelli) e del loro prezioso contenuto (opera d’arte, antiquariato, gallerie e collezioni, archivi e biblioteche).
Dopo le elezioni, anche se non eletto, intendo costituire, con il Vostro prezioso aiuto, quattro commissioni tematiche nazionali per studiare, approfondire ed elaborare le relative proposte legislative che saranno poi ufficialmente presentate, discusse e votate dal nuovo parlamento.
F.to
Milano, 4 febbraio 2013
Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini
robertojonghi@gmail.com