Associazione Culturale Aristocrazia Europea

sabato 19 giugno 2021

La verità sui Bagrationi in Georgia e in Italia...

La verità sui Bagrationi in Georgia e in Italia...


I Bagrationi sono la dinasta sovrana, principesca e regale, più antica di tutta la cristianità che ha governato la Georgia e il Caucaso per oltre 1500 anni. La famiglia è molto numerosa e litigiosa, divisa in diversi rami, con almeno tre pretendenti al virtuale trono di Georgia. Cerchiamo di fare un pò di chiarezza perché le notizie che si hanno sui Bagrationi in Italia sono molto confuse e assolutamente di parte, mentre in Georgia e per noi georgiani residenti in Europa è tutto assolutamente chiaro.

Il vecchio Nugzar non è nemmeno un vero Bagrationi, porta si quel cognome ma perché ha imbrogliato le carte: in realtà è figlio della vedova dell'ultimo principe Gruzinsky e del di lei amante, per questo si è sempre rifiutato di sottoporsi all'esame del DNA. Se lui non è un Bagrationi, ancor meno lo può essere sua figlia Anna.
Il più giovane David, più spagnolo che georgiano, è certamente un vero Bagrationi ma è solo una Altezza Serenissima (e non Reale) perché i principi Bagrationi Mukhraneli non sono mai stati re di Georgia. Ad auto proclamarsi erede al trono fu infatti, nel 1942, suo nonno, con il determinante e strumentale sostegno politico di Hitler e Mussolini, in funzione anti sovietica.
David Mukhraneli, peraltro, si era sposato con Anna sedicente Gruzinsky, nella speranza di riunire i vari rami dei Bagrationi, ma il loro tragicomico matrimonio è durato poco, e il divorzio e le successive liti mediatiche hanno gravemente compromesso la loro immagine e, sopratutto, il ritorno di una monarchia tradizionale, che, fino ad allora, era fortemente sostenuto dalla Chiesa Ortodossa e dalla maggioranza assoluta del popolo georgiano.
Unico vero principe Bagrationi di sangue reale è SAR Irakli Imereli, discendente diretto degli ultimi sovrani georgiani sul trono del regno di Imerezia. È solo lui, giovane ingegnere e imprenditore agricolo, che ha studiato prima in convento e poi come ufficiale alla scuola militare, ad avere tutte le carte in regola e il consenso della maggioranza dei nobili e dei monarchici georgiani.
In Italia questa è la situazione: i Gruzinsky sono rappresentati da tale sconosciuto Fabio Gandolfi (sedicente massone) che vende titoli fasulli, i Mukhraneli invece da un semplice carabiniere, Angelo Musa, noto solo per fare collezionismo e miserabile commercio di medagliette e attestati.
Invece, la delegazione della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia è formata da oltre duecento autorevoli persone, governata da un gruppo di autentiche nobildonne georgiane, ed organizza, in stretta collaborazione con la Chiesa Ortodossa, numerose iniziative culturali e sociali.
In Italia risiedono due veri Bagrationi, gli unici cattolici, entrambi con cittadinanza italiana: SAS la Principessa Ketevan Bagrationi Mukhrani Orsini d'Aragona (stimatissima Ambasciatrice della Georgia in Vaticano) e SAR il giovanissimo Principe Nick Bagrationi Betaneli Bagration (discendente dal mitico generale zarista russo Pyotr Bagration, quindi dalla dinastia dei Re dell'antico regno georgiano di Cartalia).
Quello che è certo che i Bagrationi dovrebbero unirsi per il bene della nostra patria e del nostro popolo, e ascoltare i buoni consigli del nostro Santo Patriarca Ortodosso Ilia II che è la sola, vera e carismatica autorità della Georgia.

Firmato - Conte Ing. Raindi Nikoloz dei Principi Vardanidzev Tavadashvili (cristiano ortodosso, fiero georgiano con cittadinanza italiana, residente a Parigi)

lunedì 25 febbraio 2019

Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio

Inaugurazione e presentazione ufficiale delle delegazione...







Alla importante e simbolica presenza del Console Generale della Romania, l'Avvocatessa Iulia Adriana Cupsa Kiseleff, con una solenne cerimonia religiosa ortodossa, sabato 23 febbraio, a Cuggiono, in provincia di Milano, è stata ufficialmente formalizzata e presentata la Delegazione italiana della Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio (Voivodi, ossia Principi Sovrani di Valacchia, Transilvania e Moldavia). Delegato è Sua Eccellenza il Sevast (titolo slavo bizantino corrispondente a Conte Ambasciatore plenipotenziario) il Reverendissimo Padre Claudiu Ioan Cocan, giovane sacerdote transilvano, parroco della Chiesa Ortodossa romena in Italia. A coadiuvarlo, due suoi autorevoli compatrioti, residenti da tanti anni in Italia: la Baronessa Lucia Chelcea e l'Ing. Romolus Popescu, presidente della Associazione dei Romeni in Italia. Il Barone Roberto Jonghi Lavarini, rappresentante della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, ha portato il saluto ufficiale di Sua Altezza Imperiale il Principe Basileus Vladimir Alexandrovic Gorshkov Cantacuzene, giovane medico cardiochirurgo e ricercatore universitario a Mosca, Capo della Casa, riconosciuta dalla Santa Chiesa Ortodossa (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Patriarcato Russo di Mosca e Chiesa Ortodossa di Romania). Al Sevast Cocan sono giunti numerosi saluti e auguri, fra questi quelli: del Conte Pierluigi Romeo di Colloredo Mels (presidente di Aristocrazia Europea), del Nobile Loris Castriota Skanderbegh dei Principi d''Albania, di Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri Zostepatrikia (rappresentante della Unione della Nobiltà Bizantina), di SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi e di SE il Principe Don Sforza Ruspoli di Cerveteri. Alla cerimonia sono intervenute varie autorià civili, religiose e militari ed esponenti della nobiltà e cavalleria cristiana, fra questi: il Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina, il Marchese Piero Malatesti dei Malatesta di Rimini, l'Architetto Gianfranco Guerra della Confraternita Templare OSSCBS, ed il Conte Massimo Paltrinieri di Carpi dell'Ordine della Concordia. Il Sevast Cocan rappresenta in Italia anche gli ordini cavallereschi internazionali di legittima collazione privata della famiglia Cantacuzene, ovvero l'Ordine Imperiale di San Costantino il Grande, e l'Ordine Imperiale del Drago, reso noto in letteratura e cinematografia, come ordine cavalleresco militare del "Conte Dracula", in realtà il Principe Vlad Tepes Dracul di Valacchia, eroe cristiano contro l'invasione ottomana dei Carpazi e dell''Europa. Il Principe Vlad Cantacuzene ne è il legittimo e riconosciuto erede.

giovedì 1 novembre 2018

Genova: nobiltà in festa per la Contessa Giuseppina Salvidio

Aristocratica festa per la Contessa Giuseppina Salvidio

Huge muster of aristocrats rolls up to the Italian Riviera for attending the whopping bash celebrating The Right Honourable Countess Lady Giuseppina Salvidio's birthday.
Genova, ottobre 2018
Rataplan! L'aristocrazia italiana a rapporto dalla basilissa dei salotti genovesi: la contessa Giuseppina Salvidio festeggia il suo compleanno aprendo le porte della sua casa genovese. Aristocrazia in senso contemporaneo, ovviamente. Perché, se è pur vero che la maggior parte dei signori invitati proveniva da quel ceto che ha retto, nel bene e nel male, le sorti d'Europa per un millennio, e che fra gli ospiti non sono passate inosservate le talari scarlatte e violacee di eminentissimi prelati, i tavoli da pranzo hanno però visto accomodati anche coloro fra le più eccellenti menti dell'imprenditoria, della finanza, delle scienze e delle professioni e pure alcuni noti ed acclamati self made men.
La contessa Giuseppina Salvidio considerata ormai, pacificamente, la più attiva e coronata da successo organizzatrice di eventi mondani in città, ha deciso, questa volta, di spalancare i battenti della sua dimora del centro di Genova per ricevere... mezza Genova: questo almeno a giudicare dalla interminabile coda di autovetture (alcune con autista) in fila per accompagnare i signori invitati al ricevimento. Festa rigorosamente in abito da sera, con addirittura qualche coraggioso che, per onorare l'antica tradizione secondo cui l'estate il Liguria finirebbe l'11 di novembre, San Martino, ha ritenuto caparbiamente di presentarsi in giacchetta bianca. Un evento questa volta - caso raro quando invita la contessa Giuseppina - senza un dichiarato obbiettivo benefico, anche se, indiscrezioni, fanno sapere che a molti degli ospiti, in maniera assolutamente riservata, si sarebbe comunicato che il più gradito regalo di compleanno avrebbe consistito in una donazione ad una nota e benemerita associazione caritativa molto cara alla Contessa.
 
Una festa meravigliosa che, fatto strano per un evento privato, ha richiamato l'attenzione di un cospicuo capannello di curiosi attirati dalle macchine di grossa cilindrata, le sfavillanti mise delle signore e da qualche personaggio famoso non lesto abbastanza a non farsi notare.
Camerieri in livrea con i colori della Casata, un programma di musica dal vivo - che ha compreso l'esibizione di una arpista di fama internazionale, che per la prima volta ha accettato di performare al di fuori di un auditorium - , intrattenitori, fuochi d'artificio, sorprese, un nugolo di rose bianche dono della Contessa alle dame intervenute a fare da cornice ad un banchetto squisitissimo e raffinato - il tutto curato, come di costume, nei minimi dettagli e con una particolare attenzione a che ogni singolo invitato si sentisse al centro dell'attenzione, benvenuto e valorizzato, - hanno garantito il successo di un ricevimento che resterà indimenticabile. Trovarsi poi alla presenza della incantevole contessa Giuseppina fasciata nel suo meraviglioso e conturbante abito da sera è stato per tutti i signori ospiti una abbagliante epifania che rimarrà scolpita nella memoria. Insomma, una celebrazione che già si colloca nella alta classifica delle più belle feste organizzate in Liguria dal dopoguerra ad oggi, merito anche del determinante contributo prestato dalla deliziosa e soave padroncina di casa: la leggiadra contessina Camilla. Senz'altro il momento culminante e di maggiore pathos della serata è stato quello del taglio della colossale torta, che non ha mancato di far commuovere i presenti laddove, proprio in quell'attimo, è stato davvero palpabile il sincero affetto e l'amore che la contessa Giuseppina ha saputo meritare da parte dei suoi tanti, tantissimi amici. Una schiera, che facendosi attorno all'elegante nobildonna raggiante e felice, le ha saputo ben tributare l'omaggio che solo chi ha speso tutta la propria vita per dedicarsi ai meno fortunati, ai diseredati ed agli afflitti può guadagnare. Momento a cui è seguito un lungo e scrosciante applauso, che si è trasformato in un abbraccio sentito e corale di tutti i signori invitati che si sono stretti al grande cuore della incomparabile Giuseppina come intorno ad un camino acceso.
Gli auguri alla nobile Festeggiata sono arrivati anche da parte di una Casa Reale, quella erede al Trono di Georgia: il Principe Reale - de jure - il Sovrano ovvero Sua Altezza Reale Irakli Bagration, non potendo intervenire personalmente a causa di impegni istituzionali, ha ritenuto di inviare alla celebrazione espressamente dall'antico Regno, in missione speciale quale propria rappresentante, Suo Onore la Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, affinché gratificasse la Contessa porgendole il regio messaggio con il quale l'Erede al Trono degnava rivolgere “in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza del giorno genetliaco di Sua Grazia la Signora Contessa Giuseppina Salvidio” - come si legge nella regia missiva - un pensiero benevolo e ben augurante a tutti i signori convenuti assicurando la propria regale presenza a Genova in gennaio. A proposito, indiscrezioni vorrebbero che, con successive lettere patenti, il Principe Erede al Trono, proprio in previsione della Sua futura visita in Liguria, abbia voluto nominare la Contessa “Dama" (di stanza a Genova) della propria Principesca Corte.
Tanti, tantissimi, gli amici ed i parenti invitati a questa formidabile gala, che non sarebbe stata possibile organizzare così bene senza il contributo dei cari, carissimi Stefano Durazzo di Gabiano e di Pontinvrea, Lorenzo Caracciolo di Vietri e di Casamassima, Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia - cugino della Festeggiata giunto appositamente dal Regno di Spagna -, Pietro Stagno d'Alcontres, il cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Romana Giovanni Gambaro di San Pietro, Luca Galletti di San Cataldo, il Duca Costantino Agelasto Sevastopolo, il recentemente riconfermato Presidente del “Sodalizio Casa Gregor” sedente in Genova dal 1949 Andrea Montagnini di Mirabello, Stefano Bragadin, Antonella Gramatica di Bellagio e di San Michele, Giovanni Polito Piromallo di Montebello, Alessandra Burke, Gianluca, Isabella e Cristina Mambilla, Maurizio, Umberto e Maria Virginia Reggio, Bruno Castellani di Malo, Giovanni Cavallanti Ferrero, Margherita Ciurlo, Marinetta Boscarelli, Lidia Melis Todde De Plano, Alberto Uva Sormani Marzorati di Missaglia, Simonetta Ciano di Cortellazzo e di Buccari, Harald von Heimburg, Eugenia Diamanti, il nobile cavaliere Douglas Lantermo, Luca Coppede' e Gianni Cuttica.














giovedì 20 settembre 2018

Intervista alla Contessa Lali Panchulidzev

Intervista a Lali Panchulidze



Royal News Italia intervista la Contessa Lali Panchulidze
Lei rappresenta la Famiglia Reale Bagrationi ma tanti sono i pretendenti al trono virtuale della piccola Georgia... "Piccola ma preziosa e grande di storia e spiritualità, Georgia forte e indomita. Come dite voi: il vino buono sta nella botte piccola e noi georgiani siamo gli inventori del vino." (risponde Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, fulminandomi con i suoi occhi di ghiaccio) "Si, attualmente sono ben quattro i pretendenti: i principi David Mukhrani, Nugzar Gruzinsky e Irakli Imeretinsky, più il piccolo Giorgio (figlio di David e Anna Gruzinsky), sostenuto da alcuni monarchici. Io sono fedele e rappresento il Principe Irakli, indiscusso capo della casa reale di Imerezia, non solo perchè la mia famiglia è di Imereti, ma perchè è giovane serio e semplice, molto colto e religioso, un patriota impegnato nel sociale. Per questo è sempre pù apprezzato non solo dai monarchici e dai nobili, ma anche dalla Chiesa e dal popolo, soprattuto dai giovani. Talmente apprezzato che anche i nobili armeni lo hanno riconosciuto legittimo erede degli antichi regni Bagratidi Bagratuni di Armenia e Cilicia. Conosco, stimo e voglio sinceramente bene alla Principessa Anna, ma il fallimento del suo matrimonio, ha, di fatto, impedito (spero solo posticipato) il ritono della monarchia in Georgia, come sostenuto dal nostro Santo Patriarca Elia e dalla maggioranza dei miei compatrioti. Il nostro Principe Irakli ha proposto un tavolo di pace ed un giusto accordo fra tutti Bagrationi, per il bene supremo della nostra amata Patria, ed il Principe David si è già detto disponibile. Sono fiduciosa..." Lei è cittadina georgiana residente in Italia ma la sua famiglia è di orgini bizantine e russofona... "I Panchulidze sono un antica famiglia ortodossa caucasica, molto fiera della propria identità etnica e religiosa, oltre che delle propria storia. Il capo del nostro Klan, il Generale Doni Panchulidze, carismatico patriota e appassionato studioso, ha raccolto la nostra storia in una Fondazione ed in due libri... Siamo orgogliosamente georgiani ma anche ortodossi di tradizione guerriera e militare. Siamo fieri dei nostri antenati, i generali Ivan e Semion Panchulidze che hanno combattuto al fianco dell'eroe principe Pietro Bagrationi, contro Napoleone e i Turchi, venendo, per meriti sul campo di battaglia e dell'onore, nominati conti dallo Zar di tutte le Russie e poi governatori della provincia di Sarov." E proprio per questa sua impostazione internazionale: ha fondato l'associazione eurasiatica ACIGEA, ed è stata voluta dal Principe Sforza Ruspoli alla vice presidenza della associazione culturale Aristocrazia Europea. "Io sostengo un fraterno dialogo cristiano fra gli ortodossi orientali ed i cattolici occidentali, l'interscambio culturale e commerciale fra le nazioni, una naturale alleanza continentale eurasiatica, in difesa della identità e del benessere dei popoli. Da monarchica spero nel ritorno della monarchia in Italia, in Georgia, quanto in Russia, con il Granduca George Romanoff, ed in una stabile pace fra i nostri popoli ortodossi, entrambi eredi dei Valori della Città Santa Gerusalemme, di Costantinopoli e dell'Impero Romano, Non mi occupo di politica ma sono contro il relativismo morale ed il mondialismo capitalista, nemici di tutte le tradizioni e civiltà, oltre che delle leggi naturali e, semplicemente, del buon senso comune. Per questo, da georgiana, ammiro e sostengo il filosofo tradizionalista eurasiatico Alexandr Dugin, portatore della nuova quarta teoria politica e del soggetto radicale, inteso come uomo veramente libero, quindi superiore ed autenticamente aristocratico". (Roya News Italia)
Lali Panchulidze con Anna Bagrationi e Leka Zogu

Lali Panchulidze con Emanuele Filiberto di Savoia

Lali Panchulidze con Diego Fusaro e Alexandr Dugin

venerdì 3 agosto 2018

Nuova Madrina della Confraternita Cavalleresca di San Giorgio


Nel nome di San Giorgio, Megalomartire Patrono della Cavalleria Cristiana, i Cavalieri e Gentiluomini di codesto gruppo nominano MADRINA della Confraternita Cavalleresca di San Giorgio: Suo Onore Mandilosani LALI PANCHULIDZE Aznauri (Patrizia dell'Impero di Bisanzio, Nobile del Regno di Imerezia, Nobile del Regno di Georgia, Contessa dell'Impero di tutte le Russie, Dama dell'Ordine Ortodosso di San Costantino il Grande), Delegata della Real Casa BAGRATIONI Imeretinsky (di Imereti, Georgia, Armenia e Cilicia) e vice Presidente della associazione culturale Aristocrazia Europea con delega ai rapporti internazionale ed al dialogo ecumenico fra cristiani cattolici e orientali.

lunedì 16 luglio 2018

Nuovi Cavalieri e Dame della Real Casa Bagrationi Imeretinsky di Georgia

 
CAVALIERI (di Grazia):
Dott. Vincenzo Cortese
Avv. Nicolò Giordana
Dott. Giovanni Seia
CAVALIERI UFFICIALI (di Grazia):
Padre Kirioni Machaidze
Padre Michele Maria Pirotta
Avv. Domenico Frasca
Dott. Stefano Linati
Avv. Renato Maturo
CAVALIERI UFFICIALI (di Giustizia):
Conte Diego Beltrutti di San Biagio
Conte Massimo Paltrinieri di Carpi
Conte Dott. Matteo Priori di Letino
Conte Dott. Nikoloz Vardanisdzev
Nob. Prof. Paolo Zampetti di Filattiera
DAMA UFFICIALE (di Grazia):
Cristina Vittoria Egger
DAME UFFICIALI (di Giustizia)
Nob. Tea dei Principi Japaridze Tavadishvili
Nob. Dott. Rosanna Chifari Negri
COMMENDATORI (di Grazia):
Canonico Don Ivan Leto
Ing. Gianni Stefano Cuttica
Dott. Gianfranco Guerra
COMMENDATORI (di Giustizia):
Marchese Stefano Durazzo di Gabiano e Pontivrea
Marchese Fabio Guasticchi di Cres
Marchese Prof. Giuseppe Parodi Domenichi di Parodi
Conte Cav. Alberto Uva
COMMENDATORI (di Merito):
Barone Roberto Jonghi Lavarini
Barone Salvatore Lupo Migliaccio di San Felice
Conte Alessandro Romei Longhena di Bergantino
DAME di COMMENDA (di Giustizia):
Principessa Francesca Lovatelli Caetani di Teano
Contessa Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo
GRANDI UFFICIALI (di Grazia)
Colonnello Valentino De Simone
Colonnello Angelo Vasta
GRANDE UFFICIALE (di Giustizia):
Conte Avv. Cesare Vernarecci di Fossombrone d’Anjou della Verna
GRANDI UFFICIALI (di Merito):
On. Mario Borghezio
Nob.Prof. Gianfranco Benedetto
Nob.Prof. Silvio Bolognini
Conte Ezra Foscari Widmann Rezzonico
Senatore Avv. Ignazio La Russa
 
 
Questi sono i meritevoli amici della Georgia, nominati, per diverso ordine e grado, Dame e Cavalieri del Reale Ordine (cavalleresco ed ecumenico) dei Santi Davide e Costantino (Principi Georgiani e Martiri Cristiani), di legittima collazione della Casa Reale Bagrationi, ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa Apostolica Ortodossa di Georgia. Alla Placca d'Argento (di Grande Ufficiale) corrisponde la Nobiltà personale (non trasmissibile), con i titoli tradizionali ortodossi georgiani di "Raindi e Mandilosani", ed il trattamento di Suo Onore.

Il Generale Gran Maestro, Sua Altezza Reale il Principe Irakli Bagrationi Imeretisky (di Imerezia, Georgia, Armenia e Cilicia), su segnalazione di Suo Onore Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, ha così voluto ringraziare, in maniera ufficiale e simbolica, gli amici italiani promotori e sostenitori della Reale Delegazione. All'annuncio di SAR, seguiranno le lettere ufficiali di nomina "motu proprio" (a fine settembre), e, prima di Natale, la cerimonia religiosa di benedizione e consegna dei diplomi e delle onorificenze, che si terrà in Italia, in luogo e data ancora da stabilire, e tutte le relative comunicazioni specifiche.
 
Segreteria Generale della Delegazione
Viale Bianca Maria 3, 20122 Milano