lunedì 4 marzo 2013

Regno di Epiro in esilio.


Nel 1912, 482 anni dopo la venuta dei turchi in Epiro, le forze epirote liberarono gran parte di quello che più tardi sarebbe stato chiamato Epiro del Nord. Il confine epirota fu posto a nord delle città di Himara, Tepeleni e Pogrodets. Nel 1913 il Protocollo di Firenze cedette all'Albania tutto l'Epiro del Nord. La violazione del principio di autodeterminazione dei popoli fù giustificata con la motivazione che si doveva fornire il Regno di Albania di un adeguato dominio territoriale. Il Popolo d'Epiro, vedendo traditi i propri legittimi diritti dalle potenze europee, insorse non tollerando il passaggio dall'oppressione ottomana a quella albanese. Nel febbraio del 1914 cominciò la guerra di liberazione dall'occupazione albanese e le forze indipendentiste occuparono gran parte di quello che oggi è il territorio albanese. L'Albania chiese allora l'intervento delle grandi potenze del tempo ed il 5 maggio del 1914 fù firmato il Protocollo di Corfù redatto da un Comitato Internazionale di Controllo formato da: Gran Bretagna, Francia, Germania, Impero Austro-Ungarico, Russia e Italia. Tale protocollo accettato incondizionatamente dal Regno di Albania, garantiva all'Epiro l'autonomia all'interno dello Stato Albanese, ma tale autonomia non fù mai applicata. L'Epiro, riusci tuttavia ad autogovernarsi dal 1914 al 1916 circa, quando l'Albania con la forza stroncò ogni aspirazione all'indipendenza. Molti patrioti presero la strada dell'esilio volontario, altri deposero le armi in attesa di tempi migliori mentre clandestinamente restava in vita un movimento indipendentista. Negli anni 30 l'Albania fù annessa con un plebiscito al Regno di Italia e Sua Maestà Vittorio Emanuele III Re di Italia ed Imperatore di Etiopia assunse il titolo di Re d'Albania. Nel 1942 in piena Seconda guerra mondiale sorse il Fronte di Liberazione dell'Epiro del Nord. L'anno successivo i partigiani comunisti albanesi e greci attaccarono le forze epirote e con l'instaurazione del regime di Enver Hoxa il popolo d'Epiro perse ancora una volta la Sua libertà. Arrivando più vicino a noi, il Governo Monarchico in esilio e la Santa Chiesa Ortodossa Epirota della diaspora hanno formalmente riconosciuto nel 1998 il Principe Alessandro d'Epiro residente negli Stati Uniti quale legittimo Sovrano. Alessandro con lettere patenti del 25 marzo 2001, ha nominato un Reggente; il Principe Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia, con facoltà di restaurare la Nobiltà Epirota, di istituire Ordini Cavallereschi, di costituire Accademie per promuovere la cultura e la storia del popolo d'Epiro. Le sovrane lettere patenti di Alessandro sono di fatto e di diritto una vera e propria abdicazione a favore del Reggente cui sono stati conferiti fons honorum, jus gladi, jus imperii, jus majestatis.

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