Associazione Culturale Aristocrazia Europea

mercoledì 19 settembre 2012

FAQ Domande sulla NOBILTA'

 


Domande frequenti sulla nobiltà



 
Cosa significa essere nobili?


Vuol dire prima di tutto appartenere ad una famiglia che fa parte di quel ceto che in passato costituiva la maggior parte o la totalità della classe dirigente, e che ha contribuito a fare la storia del paese. Ciò che non significa che al giorno d'oggi non vi siano più dei nobili nella classe dirigente, ma semplicemente che il fatto in sè di appartenere all'aristocrazia non dà più alcun potere politico.

Significa poi crescere e testimoniare i valori della propria classe sociale, ossia l'onore a Dio, il rispetto per la Patria, l'attenzione al buon nome della propria famiglia, il servizio alla comunità, il rispetto per quanti lavorano ecc.


Quali sono i privilegi dei nobili?


Dalla Rivoluzione Francese i nobili non hanno più alcun privilegio politico, né economico. Studiano e si guadagnano da vivere lavorando come tutte le altre persone.


Come si diventa nobili?


In passato chi non era nobile di nascita poteva acquisire la nobiltà o per concessione del Sovrano, con un suo provvedimento cosiddetto "di grazia", o esercitando determinate cariche che -sempre per volere del Principe- conferivano la nobiltà personale o trasmissibile.

Esistevano poi altri e diversi modi di acquisto, che variavano a seconda dello stato: nella penisola iberica -per esempio- esisteva la hidalguia c.d. "di braghetta", che veniva concessa a chi procreava sei figli maschi viventi; altrove era in vigore la prescrizione acquisitiva e cosivvia.

Oggi in alcuni paesi -come Inghilterra, Belgio e Spagna- il Sovrano esercita ancora le proprie prerogative e concede nobiltà e titoli; in altri paesi invece, anche in quelli che riconoscono ancora legalmente la nobiltà, non vengono fatte nuove concessioni, come nei Paesi Bassi e nelle monarchie scandinave.


Chi riconosce i titoli nobiliari?


Dipende dai vari paesi. Generalmente nei paesi retti da una monarchia esiste un organo dello stato, dipendente spesso dalla Presidenza del Consiglio o da un Ministero, competente per il riconoscimento. Altri ordinamenti possono ugualmente prevedere forme di tutela dei titoli nobiliari e degli stemmi. In altri, ed è proprio il caso dell'Italia, i titoli sono semplicemente ignorati dallo stato, che non li tutela in alcun modo: in casi simili è fondamentale il ruolo (riconosciuto dalla stessa aristocrazia) svolto dalle Associazioni Nobiliari che -con il rigoroso esame delle domande di associazione- assicurano una forma di protezione (seppur privata) dei diritti nobiliari.


E' possibile oggi comprare un titolo?


Assolutamente no. I titoli che risultano da una negoziazione di questo tipo non saranno riconosciuti né dalle autorità competenti del proprio paese -se esistenti- né dalla locale associazione della nobiltà.


E' possibile acquisire un titolo nobiliare acquistando una baronia in Francia o in Gran Bretagna?


Effettivamente vi sono delle organizzazioni che propongono l'acquisto anche di minuscoli "fazzoletti" di terreno situati all'estero, assicurando che in tal modo sarebbe possibile acquistare un titolo nobiliare: storicamente -secondo quando dimostrato in varie occasioni principalmente sul forum rec.heraldry- non esistevano titoli legati alla terra.

Ai tempi poi del Regno d'Italia le norme di diritto nobiliare specificavano a chiare lettere come l'acquisto di un ex-feudo non attribuisca alcun diritto nobiliare, e tale era l'orientamento degli stati pre-unitari in cui vi era una legislazione in materia.


A volte sui giornali si legge di nobili che cedono il loro titolo tramite l'adozione, è un metodo valido?


In linea di massima no, poiché i diritti nobiliari -essendo un'emanazione della potestà sovrana- sono indisponibili. Si conoscono invece alcuni casi di nobili tedeschi che hanno adottato (dietro compenso) delle persone per far loro ottenere il proprio cognome a cui oggi è aggiunto anche il titolo nobiliare: non vi è dubbio però che in tal modo si acquisti solo un cognome e non un diritto nobiliare.


Si sente spesso parlare di Capi di antiche dinastie spodestate che concedono titoli ed onori, sono validi?


L'argomento è complicato e -come sempre- è opportuno agire con la massima prudenza onde evitare truffe e raggiri che, purtroppo, sono molto frequenti. Bisogna innanzitutto essere certi che il concedente discenda realmente e per via legittima da una persona che abbia effettivamente regnato su di un territorio ed abbia esercitato il diritto di concedere onori, ed in quali forme; si deve poi guardare alle cause che hanno determinato il venir meno di tale regno; infine è opportuno accertarsi del livello tenuto dai discendenti del sovrano spodestato, onde essere sicuri che non siano "decaduti".

Così -per esempio- chi vanta discendenze dagli Imperatori Bizantini non dovrebbe avere alcun valido diritto, dal momento che i Troni romani di Oriente erano elettivi e non si trasmettevano di padre in figlio.

In linea di massima è significativa la presenza della famiglia nell'Almanacco del Gotha.


Mi chiamo Mario Rossi, quali sono lo stemma ed i titoli dei Rossi? In una bancarella ad una fiera hanno detto di aver trovato il mio stemma di famiglia, posso essere sicuro che sia proprio il mio?


Lo stemma ed eventualmente i titoli nobiliari non sono legati ad un generico cognome ma ad un determinato gruppo famigliare: per esempio, esistono nel nostro paese tantissime famiglie Savoia che non hanno nulla a che vedere con la Real Casa d'Italia.

I titoli e gli stemmi o sono personali o si trasmettono da padre in figlio, a seconda di quanto previsto dal provvedimento di concessione.


Tutti quelli che hanno uno stemma sono nobili?


No, anzi, in alcuni paesi come la Germania o i Paesi Bassi gli stemmi dei nobili sono una minoranza. Lo stemma può essere considerato, per dirla con il Conte Giuseppe Della Torre, come un "cognome illustrato": chiunque può dunque far uso di uno stemma senza bisogno di essere nobile.

Nel medioevo quasi tutte le famiglie di ceto borghese portavano uno stemma, come pure le corporazioni di arti e mestieri, i Comuni e cosivvia; solamente alcuni ornamenti esteriori (elmi, corone, cimieri) permettevano di riconoscere gli stemmi nobili da quelli borghesi.

L'equivalenza stemma=nobiltà è dovuta al fatto che in Francia sotto il Regno di Luigi XIV e di Luigi XVI fu decretato che solo gli aristocratici potessero fare uso di stemmi, ed è per questo che gli stemmi furono i primi simboli dell'Ancien Régime ad essere distrutti dai sanculotti.


Allora anche io posso inventarmi uno stemma?


Volendo sì, a patto di non usurpare quello legittimamente utilizzato da altre famiglie (magari omonime) e facendo attenzione a non utilizzare elmenti interni ed esterni non appropriati per il loro significato araldico o storico (corone, mantelli, capo dell'Impero ecc.).

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