Domande frequenti sulla nobiltà
Cosa significa essere
nobili?
Vuol dire prima di tutto appartenere ad una famiglia che fa
parte di quel ceto che in passato costituiva la maggior parte o la totalità
della classe dirigente, e che ha contribuito a fare la storia del paese. Ciò che
non significa che al giorno d'oggi non vi siano più dei nobili nella classe
dirigente, ma semplicemente che il fatto in sè di appartenere all'aristocrazia
non dà più alcun potere politico.
Significa poi crescere e testimoniare i valori della propria
classe sociale, ossia l'onore a Dio, il rispetto per la Patria, l'attenzione al
buon nome della propria famiglia, il servizio alla comunità, il rispetto per
quanti lavorano ecc.
Quali sono i privilegi dei
nobili?
Dalla Rivoluzione Francese i nobili non hanno più alcun
privilegio politico, né economico. Studiano e si guadagnano da vivere lavorando
come tutte le altre persone.
Come si diventa nobili?
In passato chi non era nobile di nascita poteva acquisire la
nobiltà o per concessione del Sovrano, con un suo provvedimento cosiddetto "di
grazia", o esercitando determinate cariche che -sempre per volere del Principe-
conferivano la nobiltà personale o trasmissibile.
Esistevano poi altri e diversi modi di acquisto, che variavano
a seconda dello stato: nella penisola iberica -per esempio- esisteva la
hidalguia c.d. "di braghetta", che veniva concessa a chi procreava sei figli
maschi viventi; altrove era in vigore la prescrizione acquisitiva e
cosivvia.
Oggi in alcuni paesi -come Inghilterra,
Belgio e Spagna- il Sovrano esercita ancora le proprie prerogative e concede
nobiltà e titoli; in altri paesi invece, anche in quelli che riconoscono ancora
legalmente la nobiltà, non vengono fatte nuove concessioni, come nei Paesi Bassi
e nelle monarchie scandinave.
Chi riconosce i titoli
nobiliari?
Dipende dai vari paesi. Generalmente nei paesi retti da una
monarchia esiste un organo dello stato, dipendente spesso dalla Presidenza del
Consiglio o da un Ministero, competente per il riconoscimento. Altri ordinamenti
possono ugualmente prevedere forme di tutela dei titoli nobiliari e degli
stemmi. In altri, ed è proprio il caso dell'Italia, i titoli sono semplicemente
ignorati dallo stato, che non li tutela in alcun modo: in casi simili è
fondamentale il ruolo (riconosciuto dalla stessa aristocrazia) svolto dalle
Associazioni Nobiliari che -con il rigoroso esame delle domande di associazione-
assicurano una forma di protezione (seppur privata) dei diritti
nobiliari.
E' possibile oggi comprare un
titolo?
Assolutamente no. I titoli che risultano da una negoziazione
di questo tipo non saranno riconosciuti né dalle autorità competenti del proprio
paese -se esistenti- né dalla locale associazione della nobiltà.
E' possibile acquisire un titolo nobiliare
acquistando una baronia in Francia o in Gran Bretagna?
Effettivamente vi sono delle organizzazioni che propongono
l'acquisto anche di minuscoli "fazzoletti" di terreno situati
all'estero, assicurando che in tal modo sarebbe possibile acquistare un titolo
nobiliare: storicamente -secondo quando dimostrato in varie occasioni
principalmente sul forum rec.heraldry- non esistevano titoli legati alla terra.
Ai tempi poi del Regno d'Italia le norme di diritto nobiliare
specificavano a chiare lettere come l'acquisto di un ex-feudo non attribuisca
alcun diritto nobiliare, e tale era l'orientamento degli stati pre-unitari in
cui vi era una legislazione in materia.
A volte sui giornali si legge di nobili che
cedono il loro titolo tramite l'adozione, è un metodo valido?
In linea di massima no, poiché i diritti nobiliari -essendo
un'emanazione della potestà sovrana- sono indisponibili. Si conoscono invece
alcuni casi di nobili tedeschi che hanno adottato (dietro compenso) delle
persone per far loro ottenere il proprio cognome a cui oggi è aggiunto anche il
titolo nobiliare: non vi è dubbio però che in tal modo si acquisti solo un
cognome e non un diritto nobiliare.
Si sente spesso parlare di Capi di antiche
dinastie spodestate che concedono titoli ed onori, sono
validi?
L'argomento è complicato e -come sempre- è
opportuno agire con la massima prudenza onde evitare truffe e raggiri che,
purtroppo, sono molto frequenti. Bisogna innanzitutto essere certi che il
concedente discenda realmente e per via legittima da una persona che abbia
effettivamente regnato su di un territorio ed abbia esercitato il diritto di
concedere onori, ed in quali forme; si deve poi guardare alle cause che hanno
determinato il venir meno di tale regno; infine è opportuno accertarsi del
livello tenuto dai discendenti del sovrano spodestato, onde essere sicuri che
non siano "decaduti".
Così -per esempio- chi vanta discendenze dagli
Imperatori Bizantini non dovrebbe avere alcun valido diritto, dal momento che i
Troni romani di Oriente erano elettivi e non si trasmettevano di padre in
figlio.
In linea di massima è significativa la presenza
della famiglia nell'Almanacco del Gotha.
Mi chiamo Mario Rossi, quali
sono lo stemma ed i titoli dei Rossi? In una bancarella ad una fiera hanno detto
di aver trovato il mio stemma di famiglia, posso essere sicuro che sia proprio
il mio?
Lo stemma ed eventualmente i titoli nobiliari
non sono legati ad un generico cognome ma ad un determinato gruppo famigliare:
per esempio, esistono nel nostro paese tantissime famiglie Savoia che non hanno
nulla a che vedere con la Real Casa d'Italia.
I titoli e gli stemmi o sono personali o si
trasmettono da padre in figlio, a seconda di quanto previsto dal provvedimento
di concessione.
Tutti quelli che hanno uno
stemma sono nobili?
No, anzi, in alcuni paesi come la Germania o i
Paesi Bassi gli stemmi dei nobili sono una minoranza. Lo stemma può essere
considerato, per dirla con il Conte Giuseppe Della Torre, come un "cognome
illustrato": chiunque può dunque far uso di uno stemma senza bisogno di essere
nobile.
Nel medioevo quasi tutte le famiglie di ceto
borghese portavano uno stemma, come pure le corporazioni di arti e mestieri, i
Comuni e cosivvia; solamente alcuni ornamenti esteriori (elmi, corone, cimieri)
permettevano di riconoscere gli stemmi nobili da quelli borghesi.
L'equivalenza stemma=nobiltà è dovuta al fatto
che in Francia sotto il Regno di Luigi XIV e di Luigi XVI fu decretato che solo
gli aristocratici potessero fare uso di stemmi, ed è per questo che gli stemmi
furono i primi simboli dell'Ancien Régime ad essere distrutti dai
sanculotti.
Allora anche io posso
inventarmi uno stemma?
Volendo sì, a patto di non usurpare quello
legittimamente utilizzato da altre famiglie (magari omonime) e facendo
attenzione a non utilizzare elmenti interni ed esterni non appropriati per il
loro significato araldico o storico (corone, mantelli, capo dell'Impero
ecc.).
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